Biorisonanza
La terapia della biorisonanza è un metodo terapeutico della medicina frequenziale, sviluppata negli ultimi 30 anni, basata sulle scoperte di Max Planck e Albert Einstein inerenti la materia. Si basa quindi sulle ultime scoperte della fisica quantistica.
Il nome biorisonanza deriva dal latino e significa "suonare, vibrare con la vita".
Le basi di questo metodo sono state poi sviluppate in Germania nel 1977 dal Dr. F. Morrel e dall'Ing. E. Rasche. Il Dr. Morrel mise a punto un apparecchio in grado di captare le oscillazioni del livello di controllo bioenergetico dell’organismo e di elaborare i segnali terapeutici individuali.
Si può affermare infatti che il corpo umano è composto da vibrazioni che creano un forte campo elettromagnetico. Oggi è risaputo che le cellule umane sono in grado di ricevere ed emanare biofotoni, cioè frequenze a bassissimo livello.
La medicina vibrazionale o di risonanza fa riferimento quindi a queste onde elettromagnetiche. Se in un organismo questo scambio energetico tra cellule è ridotto a causa di stress, virus, batteri, intossicazioni ambientali, elettrosmog, allergie, funghi ecc. lo scambio di informazioni nel corpo è ridotto o perfino annullato. Questo si manifesta in una riduzione delle forze auto guaritrici del nostro corpo e ad avere sintomi di una malattia.
La biorisonanza utilizza il campo energetico della persona per guarirla. Il corpo emette segnali elettromagnetici sotto forma di onde e l’apparecchio di biorisonanza li registra per mezzo di elettrodi applicati sul corpo, modifica elettronicamente le onde patologiche negative, restituendole trasformate in onde terapeutiche.
L'obbiettivo della biorisonaza è quindi quello di modificare il flusso dei biofotoni del paziente, portando il corpo e la psiche in uno stato armonico. Grazie a questo procedimento, si stimolano le forze di auto guarigione e ad eliminare gli elementi di disturbo. Tutto questo permette all'organismo di avviare processi di disintossicazione e di risanamento.